Acireale

Teatro di uno dei più antichi Carnevali d’Italia, luogo mitico dell’amore tra il pastore Aci e la ninfa Galatea, città delle cento campane, testimonianza del grande numero di chiese che tra piazze e vicoli richiamavano i fedeli, bellezze naturalistiche: tutto questo e molto altro è Acireale, città ricostruita nel segno del barocco dopo il terremoto del 1693 ma che affonda le sue origini in tempi molto lontani. Con i Greci e i Romani era un famoso centro termale, grazie alle acque sulfuree provenienti dall’Etna, le stesse apprezzate secoli dopo da Wagner e dalla regina Margherita.

Il centro di Acireale è Piazza Duomo, su cui si affacciano alcuni degli edifici più importanti della città: la Chiesa Cattedrale, la Basilica dei Santi Pietro e Paolo, il Palazzo del Comune e Palazzo Modò.

La cattedrale è dedicata a Maria Santissima Annunziata, ma è comunemente attribuita al culto di santa Venera, patrona della città.

Nel centro storico vi sono altre chiese, palazzi e monumenti di grande interesse:

  • la Basilica Collegiata di San Sebastiano, compatrono della città, di cui si venera grande devozione
  • la Chiesa di Santa Maria del Suffraggio, che secondo la tradizione fu fatta costruire dalle mogli dei pescatori che essendo poco abbienti si trovavano a disagio nelle ricche e sontuose Chiese frequentate dalla nobiltà cittadina
  • il Corso Umberto, il passeggio della città dove si trovano diversi palazzi nobiliari
  • la piazzetta Garibaldi (detta “la villetta degli acesi”), dove al centro è collocata una statua dedicata ai caduti
  • la Villa Belvedere, intitolata a Vittorio Emanuele III, così chiamata per lo splendido panorama che si gode affacciandosi dal suo balcone in fondo al viale principale
  • i Palazzi nobiliari Musumeci, con portale d’ingresso in pietra lavica scolpita
  • le Terme di Santa Venera, costruite in stile neoclassico, sorgono all’interno del giardino inglese. Le Terme sfruttano le stesse acque sulfuree-salso-bromo-iodiche, che venivano tradizionalmente usate dai Greci e poi dai Romani, provenienti dalla zona delle antiche terme Xiphonie.

 Acireale è nota anche per l’Opera dei Pupi, teatro delle marionette i cui protagonisti sono Carlo Magno e i suoi paladini. Le gesta di questi personaggi sono trattate attraverso la rielaborazione del materiale contencuto nei romanzi e nei poemi del ciclo carolingio, della storia dei Paladini di Francia e dell’Orlando Furioso. Le marionette sono appunto dette “pupi” dal latino pupus che significa bambino.

Dal punto di vista culinario il primo posto è occupato dalla granita siciliana, dolce freddo al cucchiaio tradizionalmente servita con pane fresco e croccante, poi sostituito dalla tipica brioscia con il tuppo. Il.gusto tipico è quella alla mandorla, ma vanno alla grande caffè, cioccolato, pistacchio e frutta varia.