A pochi chilometri da Catania si trova Aci Castello, un antico borgo marinaro posto a 15 metri sopra il livello del mare. Il nome Aci Castello deriva dall’omonimo castello costruito dai Normanni nel 1076 su un vicino colle di pietra lavica. Storicamente un primo castello fu edificato nel VII sec. d.C. dai Bizantini su di una preesistente fortificazione di periodo romano, volto alla difesa della popolazione dalle scorrerie. Intorno al 1170 il borgo venne completamente distrutto da un terribile terremoto e solo nel 1530 fu ricostruito e ripopolato. Nel corso degli anni, pur mantenendo le sue antiche origini, si è via via trasformato in un prestigioso luogo balneare, meta di numerosi turisti. Il Castello Normanno domina la piazza principale del paese, delimitata da una lunga balconata da cui è possibile ammirare il mare sottostante e la suggestiva Riviera dei Ciclopi. Al castello si può accedere solo dalla piazza, attraverso una scalinata in muratura. Il ponte levatoio in legno, che oggi non esiste più, occupava parte della scalinata d’ingresso. Al centro della fortezza si trova la torre quadrangolare. Rimangono poche strutture superstiti: l’accesso, che conserva i resti dell’impianto del ponte levatoio; il cortile dove si trova un piccolo orto botanico; altri ambienti che accolgono un museo, una cappella e una terrazza. Attualmente il castello è sede di un museo civico diviso in tre sezioni: mineralogia, paleontologia e archeologia. Di particolare interesse architettonico è la Chiesa Madre con notevoli affreschi di Pietro Vasta. Suggestivo è perdersi nelle stradine interne tra lavori settecenteschi in pietra lavica, alberi secolari e viuzze strette. Ricchissima di odori, colori e sapori, la cucina locale ha attinto dalle tradizioni gastronomiche dei diversi popoli che hanno vissuto e spesso anche convissuto in questa terra: arabi, normanni, francesi, spagnoli. Prelibati i frutti di mare, molluschi, crostacei. Tra i piatti più gustosi abbiamo l’insalata di frutti di mare, il carpaccio di pesce spada, alici o gamberi, gli spaghetti al nero di seppia.